Tra il 1564 e il 1578 Giberto IV Sanvitale, fa decorare il piano nobile con storie di Enea, trionfo della Croce (nella Cappella Palatina), ritratti dei Cesari, immagini grottesche e fatiche d’Ercole.
Con la cosiddetta Gran Giustizia del maggio 1612 i Sanvitale vengono spodestati e la proprietà passa ai Farnese. La Rocca di Sala viene scelta nel 1723 come sua dimora da Antonio Farnese, che fa affrescare il soffitto di alcune sale da Sebastiano Galeotti con scene mitologiche e allegoriche.
Nei primi anni dell’Ottocento, col passaggio del Ducato di Parma all’Impero napoleonico, la Rocca e i suoi terreni vengono assegnati al piemontese Michele Varron, che nel 1823 fa abbattere le ali sud, est ed ovest, conferendo alla Rocca l’aspetto attuale. La proprietà passò poi ai principi di Carrega, alla famiglia Magnani, ai Romani e nel 1987, in parte, al Comune di Sala Baganza. La parte privata è inagibile causa terremoto 2008. Il Comune di Sala diede avvio ad importanti lavori di restauro, durante i quali la Rocca rimase chiusa al pubblico. La riapertura è avvenuta nel 2003.
Les Caves, come documentato da una planimetria del 1775, sono appunto le cantine situate nei sotterranei dell’antico palazzo nobiliare.
Maria, dopo importanti lavori di restauro, ha trasformato gli ambienti in un accogliente Ristorante – dotato di una modernissima cucina – ed arredato con i mobili di famiglia.